Copywriting e comunicazione emozionale: parli come senti?

copywriting emozionale comunicazionePer ogni copywriter (e per Nanni Moretti) le parole sono importanti, e quando sono emozionali  lo diventano ancora di più. Ora, quando si tratta di vendere e promuovere un prodotto, la comunicazione emozionale è come per un inglese il tè delle cinque: immancabile! Ecco allora qualche consiglio per un copy che vende. Emozionando, of course.

Copywriter emozionale: inizia la seduta!

Ogni volta che scrivi crei una connessione emotiva con il lettore. E l’ headline ti aiuta nella missione fin dall’inizio. Pensa:

  1. Che sensazione vuoi far provare al lettore/potenziale cliente?
  2. Su quali delle sue emozioni vuoi “agire” per presentargli il prodotto di modo che gli risulti più che utile: indispensabile? (Sfida, curiosità, paura, sicurezza ecc.?)
  3. A quale bisogno assolverà il tuo prodotto?

Il succo è: costruisci un testo in cui l’headline faccia leva sull’emotività. Insomma, un’headline psicologica. Kevan Lee ha formulato alcune headline a prova di feelings in un suo bel post, che ho tradotto in immagine. Valgono per un post blog, ma secondo me puoi utilizzarle anche quando scrivi per vendere un prodotto o un servizio.

Tra i sentimenti su cui puoi far leva già con un’headline ci sono, ad esempio:

  • Sorpresa
  • Curiosità
  • Domanda

Con l’hedline fai una promessa al lettore: mantienila!

Emozione o Ragione? Leve all’acquisto

Le parole  “calamita” ti aiutano a far percepire il prodotto coi sensi e a suscitare un’emozione. Le emozioni motivano l’acquisto e possono essere di questi tipi:

  1. Orgoglio
  2. Paura
  3. Comfort/relax
  4. Inclusione/approvazione
  5. Invidia
  6. Pigrizia
  7. Conformismo

Io aggiungerei anche gratificazione, vanità, esclusività (basti pensare a un prodotto di lusso, ad esempio).

Ma secondo te perché le emozioni funzionano? Perché è proprio attraverso le emozioni che creo e stimolo il bisogno. Ed il bisogno è alla base dell’acquisto.

Ogni volta che compriamo qualcosa, però, dobbiamo ammetterlo: ci diamo anche delle giustificazioni razionali. Le più “gettonate” comprendono:

  1. Utilità
  2. Sicurezza
  3. Produttività
  4. Efficienza

E quindi? Quindi, in ottica di comunicazione emozionale, vendere NON è solo parlare del tuo prodotto e basta, ma far leva su sentimenti e razionalità del tuo target, per stimolare all’azione e spingere all’acquisto.

Parole calamita per il tuo copywriting? Sì, grazie

Ed ecco qui che entrano in gioco le fatidiche parole calamita: per scatenare una reazione emotiva secondo me funzionano bene parole del tipo:

  1. Tu. Crea un filo diretto e un rapporto di vicinanza col lettore, ma soprattutto di gratificazione. Pensa alla frase: “solo per te”: non ti fa sentire importante e speciale?
  2. Gratis. Su cosa fa leva? Sulla pigrizia: mi dico che lo provo, tanto non ci perdo nulla; è gratis. E sulla paura: nessuna paura di scegliere male, perché non ci hai speso nulla. (nessuno vuole ammettere di aver sbagliato, e di aver sbagliato rimettendoci soldi: ecco allora che il “gratis” o gratuito evita questa sgradevole situazione.)
  3. Scopri. Stuzzica la curiosità, ci fa domandare: “che cosa ci stiamo perdendo?”
  4. Nuovo. Fa leva sull’esclusività: ecco un prodotto nuovissimo, che tu puoi avere prima di tutti gli altri ed essere unico e originale; suscitare invidia.

Ovviamente alla base di tutto il bodycopy e del processo creativo c’è un assunto: tu, copywriter emozionale, devi diventare il cliente. Ti servirà a capire su quali leve agire per motivarlo all’azione, e quali caratteristiche del prodotto spingere per suscitare l’emozione che funge da svolta.

E tu conosci altre parole calamita? Quali sono le tecniche che il copywriter può sfruttare per fare della sua comunicazione una comunicazione emozionale?

10 pensieri su “Copywriting e comunicazione emozionale: parli come senti?

    1. Ciao Andre! Che bello il tuo commento; ero curiosissima di conoscere pareri & impressioni dell`Andre, perche` ti considero una specie di Maestro Shifu (cit Kung Fu Panda) con una tonnellata di conoscenza e super simpatico :)))

      Many thanks!
      Vale

  1. Che idea mi sono fatta sul copy emozionale, rosata Vale?
    Penso che perfino le cosiddette “giustificazioni razionali” svettino su uno sfondo emotivo/emozionale.
    Per esempio…

    Utilità
    Perché vogliamo che qualcosa ci sia utile? Perché se ci è utile ci semplifica la vita. Togliendo il superfluo, gli sforzi di cui potremmo benissimo fare a meno. Come chi usa il potere del copywriting cerca di “far leva” su qualcosa, così chi acquista qualcosa cerca delle leve, degli strumenti che gli rendano più “facile” sollevare il mondo. Lampade utili a realizzare desideri. E cosa c’è di più emozionale di un desiderio?

    Sicurezza
    La ricerca della sicurezza non è forse un istinto che risponde a un bisogno atavico? Ciò che ci fa sentire protetti lo reputiamo valido sia razionalmente che istintivamente.

    Produttività e Efficienza
    Scegliendo, dopo un’attenta riflessione, un prodotto che aiuta la nostra produttività non stiamo in qualche modo coccolando anche il nostro ego? Già pregustiamo quanto ci farà stare bene goderci il successo che l’aumento di efficienza ci porterà a avere…

    (Sì, le parole sono importanti e tu le hai usate in modo delizioso 🙂 )

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